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PINETO, DELLA QUERCIA “GRANDE EMOZIONE LA SERIE C, MA CONTINUIAMO A SCRIVERE LA STORIA”
Il capitano adriatico “Abbiamo fatto un’impresa, ora però vogliamo raggiungere anche gli altri obiettivi”

di Davide De Vincentiis - 25/05/2023

Riccardo Della Quercia è ormai entrato nella storia del Pineto: il terzino destro classe ‘99 originario di Atri, alla sesta stagione con i rivieraschi ha guidato la squadra verso il traguardo della promozione in Serie C attraverso un’indomita determinazione, grandi abilità tecnico/atletiche e 4 pesantissime reti. 

“Quando l’arbitro ha fischiato la fine di Pineto-Vastese, ho avuto delle sensazioni magnifiche, perchè ho visto scorrere, nella mia mente, tutto quel che ho vissuto fin da quando sono arrivato qui nell’estate 2017. Ringrazio tutto il gruppo perchè mi hanno regalato un’emozione fantastica e penso sia stato proprio il collettivo il motore del nostro successo: in una stagione, infatti, vince più che il gruppo, dove si esaltano i pregi e attenuano i difetti di ciascuno”.

In qualità di capitano, Della Quercia ha avuto un ruolo di primo piano nel trascinare il Pineto anche nei momenti più difficili della stagione: “Ci sono anche state, nel corso dell’anno, fasi più complicate: dopo che avevamo raccolto 5 punti nelle prime quattro gare, molti erano convinti che non saremmo riusciti a centrare l’obiettivo, ma siamo usciti da squadra da quel momento e quanto ottenuto ci rende ancor più orgogliosi. Verso il finale di stagione, poi, abbiamo avuto qualche difficoltà a conseguire i tre punti, forse per la tensione o forse per la voglia di vincere subito. Prima della partita contro la Vastese, ci siamo guardati negli occhi tutti e ci siamo promessi che non ci sarebbe stata partita: il resto appartiene alle più belle pagine di storia”. 

Nel corso del campionato, il capitano biancazzurro è stato impiegato in più ruoli difensivi, ripagando sempre la fiducia accordatagli da mister Daniele Amaolo: “Mi sono adattato a tutti i ruoli che mi ha assegnato il mister, - spiega - sia come quinto di centrocampo quando abbiamo utilizzato il 3-5-2 per larga parte dell’anno, sia come terzino quando, nelle ultime gare, abbiamo provato il 4-3-1-2. Quando scendo in campo do il sempre il massimo, a prescindere dal ruolo, perchè a far testo è l’obiettivo collettivo, non quello individuale”. 

In questa stagione Della Quercia ha raggiunto una significativa maturità calcistica: “Rispetto agli anni precedenti, sono molto soddisfatto dell’applicazione mentale, anche se ho ancora intenzione di migliorarmi, ma in particolare della crescita in fase realizzativa: ho segnato quattro gol in 8 mesi dopo che in 6 anni ne avevo segnato solo uno (ride, NdR).” 

La forza dei biancazzurri sta anche nell’aver considerato ogni partita importante ai fini del raggiungimento dell’obiettivo finale: “La vittoria nel recupero contro il Cynthialbalonga è stata molto importante nell’economia del campionato: abbiamo giocato 55 minuti una gara maschia, in cui conoscevamo già il risultato della nostra più rivale diretta Senigallia e non vincere, naturalmente, ci avrebbe creato qualche problema in più. Ad ogni modo, siamo stati bravi a massimizzare sempre il risultato, accontentandoci del pareggio quando non eravamo nelle migliori condizioni per vincere, costruendo dunque passo dopo passo la vittoria”. 

Nella Poule Scudetto il Pineto ha raggiunto la semifinale anche grazie all'apporto in zona gol del proprio capitano, autore di una rete contro la Giana Erminio in Lombardia e poi di un’altra, pregevolissima, che ha aperto le marcature nella gara casalinga disputata contro l’Arezzo. Guai, però, a distrarsi dalla finalissima di Coppa Italia che si disputerà domenica 28 sul neutro di Gavorrano contro la stessa Giana: “Ora vogliamo giocarci tutte le nostre possibilità: non dobbiamo dimenticare, infatti, che siamo in corsa per uno storico triplete. Per raggiungerlo, dobbiamo avere molta voglia di vincere e di arrivare, nonostante la stanchezza, a questo punto della stagione, si faccia sentire. Il Presidente, del resto, ci ha più volte dichiarato che tiene tantissimo alla Coppa e fargli altri regali è il minimo con cui potremmo ringraziarlo per il trattamento che ci sta riservando”.

Il classe ‘99 freme per debuttare nei professionisti, ma esprime cautela: “Sono emozionatissimo all’idea di debuttare in Serie C e non vedo assolutamente l’ora di riprendere il campionato. Tuttavia, i contratti si fanno in due: da parte mia c’è la massima disponibilità a continuare questo rapporto, ma poi sarà la società a prendere le proprie decisioni. Sono dell’avviso che si dovrà allestire una buona squadra, mantenendo inalterata l’ossatura, perchè è importante disporre di calciatori che si conoscono da anni e che sanno come si muovono i compagni nel rettangolo verde”. 

Quest’anno a contendere la vittoria finale ai rivieraschi vi erano tante piazze importanti: “Portare il Pineto in Serie C non è una cosa semplice, perchè parliamo di una città piccola in confronto a Senigallia, Fano, Chieti, Albano Laziale ed altre ancora: noi non abbiamo vinto solo perchè avevamo grandi calciatori, ma perchè quei grandi calciatori sono, in primis, grandi uomini. Abbiamo una società forte e stabile, che ha fatto della programmazione il proprio punto di forza”. 

 

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