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PINETO, MAIO: “LA STAGIONE NON È ANCORA FINITA, VOGLIAMO CHIUDERE AL MEGLIO!”
Il centravanti rivierasco: “Gli obiettivi non sono cambiati, qui sto benissimo”

di Davide De Vincentiis - 27/05/2023

Gol, assist, tecnica, lavoro sporco, leadership: Francesco Maio in questa stagione si è consacrato come attaccante completo e determinante ai fini della promozione del Pineto tra i professionisti. In caso di permanenza in riva all’Adriatico, la punta campana tornerà a disputare la Serie C, nella quale aveva già militato con varie prestigiose maglie, prima di giungere a Notaresco e, di qui, a Pineto. 

“Quest’estate ho ricevuto offerte provenienti sia dall’Abruzzo sia da fuori regione; avevo però già deciso di rimanere in Abruzzo e quando è arrivata la chiamata del Pineto, è iniziata subito una trattativa che si è poi conclusa nel migliore dei modi, poiché ho subito percepito quella biancazzurra come una società solida, dotata di un’ottima organizzazione e che avrebbe potuto centrare degli obiettivi importanti. La squadra è stata assemblata benissimo, perché dispone di calciatori talentuosi, affamati di vittoria e che si amalgamano perfettamente”. 

Maio è stato tra i protagonisti della vittoria finale, forte di 7 gol e 9 assist realizzati nelle 31 partite disputate, oltre a tanto sacrificio e lavoro per la squadra, segno di una maturità calcistica totalmente raggiunta: 

“La maturità la si raggiunge dai 27-28 anni, in quanto a quell’età si inizia a comprendere come funziona il calcio, sotto tutti gli aspetti; avendo raggiunto questa maturità, poi, vivi lo sport in maniera totalizzante, godendotelo e le situazioni in maniera diversa, sapendo come affrontare i momenti di questo lavoro, che rimane però sempre una grande passione, oltre che uno sport.” 

Le reti del centravanti beneventano sono state pregevoli da un punto di vista tecnico e spesso pesantissime: 

“Il gol realizzato contro la Vastese all’andata è probabilmente il più bello che abbia realizzato in campionato: ho visto il portiere leggermente fuori dai pali e ho fatto partire un poderoso destro da oltre 30 metri su cui non sarebbe potuto arrivare. Il più emozionante, però, è stato quello realizzato in semifinale di Coppa Italia contro il Lamezia Terme, perché è risultato decisivo per staccare il pass della finale.”

Maio, insieme ai colleghi di reparto Njambe, Allegretti ed Emili ha formato uno degli attacchi più completi e temuti dell’intero girone F: 

“Con loro ho un rapporto bellissimo e dietro la nostra promozione c’è tantissimo lavoro di gruppo, che ci ha portato a giocare con serenità e fiducia reciproca, perché i risultati si costruiscono già a partire dagli allenamenti settimanali nei quali ognuno ha potuto comprendere i meccanismi degli altri e di conseguenza creare un meccanismo efficiente. Diego e Paulin sono attaccanti che in profondità danno il meglio di loro, mentre io ho fatto molto più il lavoro sporco, agendo prevalentemente da seconda punta. Il segreto sta nell’intelligenza tattica, nel comprendere cosa sia importante in un determinato momento per la squadra per poi dare il meglio aiutando i compagni a raggiungere gli obiettivi prefissati, tenendo sempre a mente che la fase difensiva inizia con gli attaccanti e quella offensiva con i difensori.” 

Il factotum dell’attacco rivierasco ha poi rivelato i suoi punti di riferimento: 

“Un attaccante a cui mi sono sempre ispirato è Ibrahimovic, per le sue doti atletiche, fisiche e tecniche; anche Berbatov è stato per me un modello, mentre oggi apprezzo molto Dzeko. Quello a cui devo di più, però, è Higuaìn: attaccante completo, rapace d’area di rigore ma anche abile a giocare spalle alla porta, fraseggiando con i compagni.” 

Il campionato del Pineto è stato ricco di momenti più esaltanti ed altri meno, ma il fattore decisivo che ha portato i biancazzurri alla vittoria è stata la coesione: 

“Siamo partiti un po’male e quello che mi ha fatto comprendere la forza di questo gruppo è stata la riunione tra tutti i calciatori dopo tre partite: già dal girone d’andata percepivo come questo sarebbe potuto essere il nostro anno, ma questa sensazione è stata confermata dopo la vittoria per 1-0 contro l’Albalonga, squadra tecnica ed ostica, ma affrontata nel modo migliore, riportando i tre punti sfruttando un episodio a nostro favore”. 

La vittoria decisiva contro la Vastese ha promosso il Pineto in C e restituito agli adriatici una notevole serenità: 

“Al triplice fischio ho provato una sensazione bellissima, anche se sul momento ero ancora molto concentrato sulla gara e non ho colto immediatamente la portata di quel che avevamo ottenuto. Siamo arrivati un po’ stanchi mentalmente alla partita contro la Vastese, perché abbiamo sempre giocato per arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni e questo lo abbiamo pagato molto nelle fasi finali del campionato. A questo si sono sommati un po’ di pressione e molti infortuni che abbiamo subito, che ci ha privato di alcuni titolari nei momenti decisivi della stagione. Pur avendo avuto delle difficoltà nelle ultime gare, la squadra ha comunque offerto delle grandi prestazioni, dimostrando di essere un collettivo unito e focalizzato sul raggiungere l’obiettivo finale: centrato questo, abbiamo preso molta fiducia in noi stessi e siamo tornati a giocare come vogliamo”. 

Dopo un campionato trionfale, ai biancazzurri mancano ancora alcune gare per incorniciare una stagione già di per sé indimenticabile: 

“Mancano ancora 3 partite per il momento, anche se spero siano quattro (la finale di Poule Scudetto, NdR). Dovremo interpretare la finale nel migliore dei modi, perché è una partita secca e dovremo sbagliare il meno possibile, anzi, sfruttare a nostro favore tutti gli episodi possibili che ci capiteranno, cercando di imporre il più possibile il nostro gioco. Ci arriviamo con grande serenità, consapevoli della nostra forza ma sempre rispettando i nostri avversari, che si sono dimostrati una squadra forte ed organizzata. Nella Poule Scudetto affronteremo il Sestri Levante e ci giocheremo al meglio le nostre possibilità”. 

Tra circa un mese e mezzo, le squadre inizieranno la preparazione e Maio ritroverà la Serie C, categoria in passato disputata con Asti e Piacenza: 

“Naturalmente sono molto emozionato all’idea di tornare tra i professionisti, ma questa decisione la prenderà la società più avanti: adesso dobbiamo rimanere concentrati sulle rimanenti partite da giocare e a fine anno valuteremo. A Piacenza è stato un anno particolare, perché ho avuto il COVID per oltre un mese e una volta guarito ho segnato due gol in tre gare, ma subito dopo sono stato colpito da un infortunio alla caviglia che mi ha tenuto lontano dai campi per tre mesi. Ogni campionato è poi diverso da tutti gli altri e già in queste due stagioni mi sono tolto moltissime soddisfazioni, ma sono molto determinato a fare del meglio anche in Serie C”. 

All’indomani della storica promozione dei rivieraschi in terza serie, il Presidente Silvio Brocco ha dichiarato come l’ossatura della squadra sarà confermata anche per la prossima stagione: 

“Siamo riusciti a ripagare gli sforzi e la passione del Presidente sul campo e se lui dovesse chiedermi di rimanere, per me sarebbe un onore restare a Pineto, una piazza che ha la priorità su tutte le altre.” 

 

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