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AVEZZANO, PARIS: “PRONTI PER UN NUOVO INIZIO, POSSIAMO ESSERE PROTAGONISTI”
Il presidente marsicano: “Io e Pecorelli vogliamo la Serie C, ma occorrono professionalità e tanti sacrifici. I tifosi possono spingere in alto la squadra”

di Davide De Vincentiis - 03/06/2023

È iniziata una nuova era per l’Avezzano Calcio: nelle ultime settimane il Presidente Gianni Paris ha ceduto il 50% delle quote all’imprenditore e avvocato romano Andrea Pecorelli, in passato al timone di diverse società professionistiche: il poliedrico Paris rimarrà presidente del club e, raggiunto dai nostri microfoni, si è pronunciato sull’ambizioso progetto che intende lanciare insieme al neo-patron. 

Presidente Paris, di recente ha ceduto il 50% delle quote dell’Avezzano all’imprenditore capitolino Andrea Pecorelli. Com’è nata questa trattativa? 

“Il tutto è nato per via dell’amicizia di entrambi con il calciatore Federico Cerone: l’intenzione originaria era fare un matrimonio per portare Cerone in biancoverde, ma alla fine abbiamo fatto un matrimonio per portare Pecorelli all’Avezzano. Oggi lui è il patron, mentre io continuo a essere, per sua precisa volontà, presidente: continua dunque questa longevità alla guida del club che dura ormai dal 2010 e interrottasi solo per dieci mesi nel 2019. Pecorelli rappresenta un valore aggiunto e mi auguro possa portare l’Avezzano dove io non sono riuscito a condurlo, cioè nella terza serie del calcio italiano”.

Cosa significa per lei essere presidente? 

“L’amore e la passione fanno parte del vivere quotidiano di Gianni Paris verso l’Avezzano, che è una parte importantissima della mia vita alla quale mi dedico moltissimo quotidianamente per provare a portarlo nel calcio professionistico. Sottolineo come su Wikipedia, la cronistoria dei presidenti biancoverdi attesta come io sia quello che, tra tutti, è rimasto più a lungo in carica. Ho preso la squadra in Prima Categoria e vinto quattro campionati, portando il club in Serie D, categoria che, stante la soppressione della vecchia Serie C2, è a tutti gli effetti la quarta serie del calcio italiano, nella quale abbiamo disputato sei campionati, che ci hanno portato ad una crescita esponenziale, dal punto di vista sportivo e non solo: del resto, nel 2017-2018 abbiamo sfiorato la semifinale play-off contro il Pineto. A tal proposito, sono lieto che i biancazzurri siano stati promossi in Serie C, in quanto hanno un presidente (Silvio Brocco, NdR) che meglio di tutti può far calcio in una piazza piccola”. 

Una categoria nella quale l’Avezzano ha già militato in passato. 

“Proprio così, nel 1996-1997 il club ha disputato l’unico campionato di terza serie della sua storia. Non siamo una piazza piccola, ma la Serie C significherebbe moltissimo per noi in quanto è il massimo a cui, realisticamente, possiamo ambire”. 

Avezzano può raggiungere quest’obiettivo sfruttando un grande comprensorio come quello marsicano, di cui la città è unanimemente riconosciuta come capoluogo. Quanto può incidere la Marsica come volano? 

“La Marsica potrebbe essere un giusto volano qualora la squadra raggiungesse la Serie C, poiché in quel caso sarebbe un impulso per grandi sogni da concretizzare. Tutto dipende dagli investimenti che saranno effettuati nella stagione ormai alle porte e alla forza economica, aggiunta alla mia, che Pecorelli saprà portare ed essere quell’uomo in più che io ho sempre sperato di avere accanto.” 

Nel caso in cui la squadra iniziasse a conseguire risultati di prim’ordine, pensa che il tifo biancoverde potrebbe essere a tutti gli effetti il dodicesimo uomo in campo? 

“Sicuramente quest’anno abbiamo assistito ad una ripresa della vivacità della curva Nord, dopo gli scioperi degli ultimi anni in polemica contro il sottoscritto. Mi auspico che con la nuova proprietà, la tifoseria comprenda che sia Pecorelli sia Paris vogliono unicamente il bene del club. In questa città, la curva può fare la differenza in termini di numeri, il che potrebbe proiettarci verso il salto di categoria”. 

Come si sta muovendo l’amministrazione comunale per appoggiare questo nuovo progetto calcistico? 

“Siamo andati ad incontrare il sindaco, il quale ha chiesto di presentare un progetto per trasformare lo Stadio “dei Marsi” e l’Antistadio in una cittadella dello sport. Spero che ciò possa esser eseguito in tempi rapidi, facendo un unico corpo dei due impianti. La nostra intenzione è quella di impiantare il sintetico al “dei Marsi” e rendere l’antistadio a norma e fruibile per il settore giovanile e lavoriamo di concerto con le autorità comunali per realizzare tutto a breve”. 

Cos’ha trovato in Pecorelli che l’ha spinta a cedergli il 50% delle quote? 

“Pecorelli si è sin da subito dimostrato dalla parte di un amico in difficoltà dopo un campionato vinto che però ha suscitato solo una tiepida risposta da parte della città. Lui ha deciso di rilevare il 50% delle quote e di confermarmi come presidente federale del club, il che è per me un onore. Oggi conta trasformare le parole e le intenzioni in obiettivi e gli obiettivi in risultati: raggiungendo la terza serie, potremo lavorare a costruire qualcosa di ancor più importante. Non si diventa professionisti per caso, anzi bisogna esserlo nell’organizzazione di tutto ciò che attiene al sodalizio, curando ogni dettaglio. L’obiettivo è restituire al club la brillantezza che auspico da anni. D’altronde, Pecorelli è un uomo sontuoso: ha un’intelligenza sopraffine e che ama fare calcio, come dimostra il fatto che è già stato presidente di vari club di terza serie. Solo con tanti fatti e tanto impegno, riusciremo a costruire qualcosa di prestigioso.” 

Qual è l’hobby di Gianni Paris? 

“Al di fuori dell’erba bagnata del campo e della palla che vi rotola sopra, lo dico con rammarico, il mio hobby è fare il romanziere: in Italia, purtroppo, il sistema non aiuta a far diventare questo una professione. A breve uscirà per la settantasettesima ristampa il mio romanzo “Mare Nero”, uscito per la prima volta nel 2005 ed edito da Cose d’Africa: il romanzo è già opera teatrale e potrebbe diventare, grazie al regista Daniele Salvo, un’opera cinematografica.” 

 

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