PINETO, TRAINI: “QUEST’ANNO HO IMPARATO TANTISSIMO, MA NON MI PONGO LIMITI”
di Davide De Vincentiis - 22/06/2023
Davide Traini probabilmente non si sarebbe aspettato, dodici mesi fa, che nel giro di un anno avrebbe vinto il campionato da Serie D e la Coppa Italia di categoria, entrambe giocate da protagonista, forte di un talento e una duttilità che superano l’inesperienza tipica della giovane età. Arrivato in prestito la scorsa estate dal Giulianova, società nella quale è cresciuto, Traini si è subito ritagliato un posto importante nell’armata biancazzurra messa in campo da mister Amaolo.
“Di certo è stata una stagione fantastica - esordisce il giovane centrocampista - perché non ci possiamo rimproverare nulla, sotto tutti i punti di vista: come squadra abbiamo ottenuto quello che volevamo, il campionato e la Coppa Italia, mentre abbiamo solo sfiorato la Poule Scudetto.”
Nonostante sia stata la prima stagione nella società del presidente Brocco, Traini è diventato subito una garanzia per i biancazzurri, anche per via della maggior complessità della categoria, che lo ha spinto a maturare calcisticamente e non.
“Questo è stato il secondo campionato che gioco in prima squadra - spiega Traini -, dopo l’anno di esordio in Eccellenza con il Giulianova, che mi è servito per crescere e per prepararmi ad una categoria impegnativa come la Serie D. Quando ho avuto la possibilità di andare a giocare in quarta serie, non ho esitato, perchè il mio obiettivo è quello di dare il massimo e confrontarmi con la categoria più alta possibile. Ora mi sento cresciuto soprattutto sotto l’aspetto mentale: sono molto più costante rispetto al passato e la stagione appena conclusa mi ha dimostrato che posso ottenere tutto quel che desidero, sportivamente parlando, a patto di un’impegno continuo e sempre ai massimi livelli.”
Un concetto che, applicato nel corso della stagione, lo ha portato a disputare 42 partite (di cui 30 partendo dal primo minuto), battendo la concorrenza di calciatori abili ed esperti, la cui presenza si è rivelata non un ostacolo, ma piuttosto un potente incentivo.
“Giocare con compagni così esperti come Lo Sicco, Minincleri, Maio, capitan Della Quercia, Di Filippo, Nonni, Forgione e Allegretti ti fa crescere giorno dopo giorno - prosegue - e allenamento dopo allenamento: ogni volta, infatti, dispensano consigli per migliorare. Io, d’altra parte, voglio continuare a crescere fin quando non raggiungerò il livello psico-fisico e tecnico migliore possibile”.
L’applicazione di Traini, unita ai suggerimenti dei più affermati compagni, hanno spinto Giuliano Giannichedda, ex calciatore tra le altre di Lazio e Juventus ed ora selezionatore della rappresentativa Under-18 di Serie D, a convocare il prospetto giuliese per la settantatreesima edizione del Torneo di Viareggio, disputatosi lo scorso marzo.
“Naturalmente, l’esperienza con la rappresentativa under 18 è stata bellissima sotto più punti di vista: ho conosciuto non solo un grande ex calciatore e un ottimo allenatore come Giannichedda ma anche uno staff formato da persone fantastiche, che mi hanno lasciato tanto da un punto di vista umano, oltre che insegnato molto del gioco del calcio. Si è creato un grande rapporto tra noi ragazzi, provenienti da tutte le zone d’Italia: ci sentiamo spessissimo e chissà, potremmo ritrovarci come compagni di squadra o avversari in categorie prestigiose”.
Questa prospettiva rappresenta una significativa forza trainante per Davide, deciso a imporsi anche nelle categorie superiori.
“Il sogno - conclude - è arrivare in Serie A. So che devo crescere ancora molto, ma il più bel sogno nel cassetto che ho è quello di calcare il prato dello Stadio “Giuseppe Meazza” e proprio questo desiderio deve rappresentare per me un grande stimolo per cercare di raggiungere l’obiettivo”.